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Se c’è una cosa che adoro è presentarvi novità e parlarvi di prodotti che vanno oltre quello che l’offerta tradizionale propone, pur rimanendo comunque con le radici ben salde nel perimetro delle specialità salentine. Adoro la cura dei dettagli, trovo che sia un gesto di rispetto e di ricercatezza incondizionata nei confronti di chi si affida da anni a me e alle mie selezioni, per questo non smetto mai di adeguare l’offerta alle stagioni, prevedendo prodotti che si possano ben sposare con temperature, occasioni, ricorrenze e chi ama divergere dal solito, per lanciarsi in sperimentazioni di gusto innovative. Conoscete il fruttone? Qui in Salento è una celebrità, alla pari del pasticciotto salentino, una sorta di suo gemello eterozigote, ma con un gusto e caratteri dominanti completamente differenti. Partiamo da principio: la forma del fruttone è identica a quella del pasticciotto, ovale, ben definita da una frolla friabile, croccante quando la si morde, ma con un cuore che è un’esplosione di gusto indescrivibile. Nonostante questo proverò a raccontarvi cosa si prova ad addentare un fruttone per cercare di trasmettervi l’idea della perfezione che racchiude questo dolcetto, di cui tantissimi vanno matti. Il fruttone si fa notare, un po’ come succede a molte celebrità, senza il timore di rimanere in ombra rispetto al più inflazionato pasticciotto. Nella versione tradizionale ha una copertura di cioccolato fondente, un guscio di frolla che racchiude al suo interno un ripieno morbidissimo e godurioso con confettura di albicocche e pasta di mandorle. La versione estiva che trovate sullo shop, ha sempre un cuore di pasta di mandorle e marmellata di albicocche, ma sparisce la glassatura al cioccolato, per fare spazio a una pioggia di scaglie di mandorle spolverizzate da zucchero a velo e guarnite con ciliegia candita. Date le premesse iniziali, però, immagino abbiate capito che ho in serbo per voi qualcosa in più, una sorpresa deliziosa, di cui sono molto fiera. Non solo un fruttone tradizionale - sempre comunque disponibile perché ammettiamolo, i primi amori non si scordano mai!-, ma anche una declinazione del dolce tipico salentino in una serie di gusti molto fresh e più estivi, un cuore che si sparpaglia in tanti, fatti di marmellata di albicocche, di frutti di bosco, di limone e nutella che si fondono con la pasta di mandorle bianche provenienti dai mandorlati baresi, zucchero, la nota fiorita del miele e quella speziata della cannella. La versione con pasta di mandorle e marmellata di limone ha una glassa di cioccolato bianco che crea dipendenza, quella con cuore di nutella e pasta di mandorle è ricoperto con cioccolato fondente e granella di nocciola. Due novità speciali a opera delle mani laboriose e dell’inventiva del Maestro Giuseppe Zippo della pasticceria Le Mille Voglie di Specchia. Potrete scegliere di acquistare vassoi da quattro, sei o dieci pezzi nei vari gusti assortiti con la novità dell’estate, disponibili in dimensioni diverse, con pezzi grandi o piccoli, o anche il vassoio con i fruttoni classici. Dopo l’ordine come al solito necessitiamo di due giorni per produrre i dolci, un modo di operare che ci permette diavere la certezza di recapitarvi prodotti freschissimi e di qualità eccezionale.
Siamo quasi alla fine dell’estate ma il caldo continua a farsi sentire, soprattutto qui in Salento, per questo molto spesso quando la voglia di cucinare si affievolisce, per stuzzicare l’appetito e velocizzare i tempi ricorro a ricette facili e veloci, senza però mai tralasciare il gusto! La prima cosa che mi viene in mente, ovviamente, è la pasta fresca, che piace a tutti, grandi e piccini e che permette di servire in tavola un piatto completo , oltre a poter giocare facilmente con i condimenti. Un’altra ricetta che condivido con voi con piacere, nella speranza di darvi anche qualche spunto utile e fantasioso, è quella delle orecchiette di semola di grano duro, da condire con un’altra conserva speciale Vizzino, il patè di olive nere in olio extravergine d’oliva, prodotto senza alcun tipo di artificio o conservante, con la varietà di olive leccine. Una conserva che i miei figli adorano e che al palato è così gradevole da poter essere addirittura, volendo, gustata a cucchiaiate, o in abbinamento a friselline e taralli durante aperitivi molto rock! Le olive del patè vengono ammollate in acqua e sale che le priva della vena amarognola che possono avere, vengono poi macinate e ridotte in crema, che viene condita e conservata in olio d’oliva. Nessun particolare procedimento, solo pasta genuina e fatta in casa da lessare in abbondante acqua salata e condimento a gogo, vedrete che vi leccherete i baffi! C’è un altro prodotto che vi consiglio caldamente di assaggiare prima o poi, soprattutto se siete dei cultori di pasta e amate le sperimentazioni non perdete la speciale pasta a base di farina integrale di farro "Specchia", come i mezzi paccheri e i gomiti, formati davvero deliziosi da condire a piacere. La farina è prodotta al 100% esclusivamente con cereali di propria produzione, questa di farro in particolare è adatta per produzione di pasta che al contrario delle altre tipologie ha un apporto calorico inferiore, oltre a essere ricca di vitamine B, sali minerali, proteine e metionina. Ha un valore nutrizionale elevato, e grazie al suo alto contenuto di fibre assorbe molta acqua, divenendo un alimento con alto potere saziante. In alternativa ci sono anche tipologie di pasta prodotte con metà farina integrale di farro Specchia e metà farina di grano duro Senatore Cappelli, due cereali antichi che si incontrano e danno vita a formati come le sagne ritorte ‘ncannulate, tipiche della tradizione salentina. Che dite, vi è venuta l’acquolina, vero?
Quando parliamo di Salento e di golosità tipiche del luogo la maggior parte dei miei clienti e dei turisti in generale che hanno avuto modo di visitare la nostra terra si illumina al solo pensiero dei pasticciotti, i dolci tipici in pasta frolla dal cuore di golosa crema pasticcera, ma anche mustaccioli, i biscottoni al cacao aromatizzato con cannella e chiodi di garofano, e divini amori, i dolcetti con pasta di mandorle ricoperti di marmellata e glassa di zucchero. Come ben sapete, oltre a questo, però, c’è di più. Non starò lì a raccontarvi delle bellezze del Salento, che parlano da sole, ma mi oncentrerò piuttosto su dettagli e bontà che il sud stesso offre. Da anni ormai propongo nel mio shop le deliziose creme Villantica, ispirate all’antica arte dolciaria che rappresenta a pieno la pasticceria salentina, con le creme di liquore omonime, che ricalcano i gusti tipici dei dolci più amati. Una vera e propria arte, quella del liquorificio Villantica, che trasforma i dolci tipici salentini in golosissime creme, dai gusti dolci, delicati o più decisi e che potete approfondire ulteriormente in questo interessante articolo. Ormai dovreste conoscermi e sapere con quanto entusiasmo mi cimento in sperimentazioni culinarie per stupire i miei ospiti, sperimentazioni che, se trovo fantastiche, si trasformano in veri e propri suggerimenti per voi. C’è un modo alternativo per servire le creme di liquore che trovate sul mio shop e non vedevo l’ora di condividerlo con voi. I passaggi sono semplici e veloci, ma vi faranno fare un figurone. Munitevi di Divino amore, della crema di liquore al Mustacciolo o quella al pasticciotto, in base alle vostre preferenze e fantasia: oltre a servirli nel modo tradizionale, con le cialdine croccanti a corredo, ben ghiacciati, sperimentateli sul gelato, meglio se creme più classiche e neutre. Ovviamente poi seguite i vostri gusti e non date limiti alla fantasia. Affogate il vostro gelato in una coppa con queste creme di liquore e avrete un dessert unico con cui stupire e deliziare i vostri ospiti; in alternativa potete anche tagliare una coppa di frutta fresca a pezzettoni, fragole, anguria, ananas, e annaffiarle con una dose generosa di liquore a scelta, ma mi raccomando, fate in modo che sia frutta che creme di liquore siano ben fredde. La chicca che ho scoperto - ed è stata una rivelazione e un tripudio di gusto, una gioia per le papille gustative!- è quella dell’accostamento del Divino amore con i chicchi di melograna. Strepitosi, testatela assolutamente anche voi! Se siete, ancora, grandi cultori del caffè non potete perdere un classico salentino rivisitato, quello del caffè in ghiaccio con latte di mandorla, che prevede di allungare il caffè con il Divino amore, il liquore che esalta il gusto delle mandorle dolci, freschissimo al palato, che darà vita a una bevanda leccese riformulata con estro e un tocco in più.