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BRUSCETTA MON AMOUR, QUALCHE IDEA SFIZIOSA

Considerato un antipasto, ma anche piatto unico se si sa come come arricchirla e renderla golosissima, la bruschetta è una di quelle prelibatezze a cui qui al sud siamo legati particolarmente, soprattutto in questo periodo dell’anno.
Nata come pietanza povera, ma sostanziosa, nonchè come soluzione per consumare il pane diventato duro nell’ottica del recupero e dell’antispreco, bruschetta è un termine che ha origini laziali-abruzzesi: deriva dalla parola “bruscato” che significa abbrustolito.
Il pane viene infatti riscaldato velocemente su delle griglie o piastre, in modo che si biscotti e che diventi croccante, in superficie viene sfregato dell’aglio che grazie al calore tenderà a compenetrare nella trama porosa della mollica, un filo d’olio extravergine d’oliva e sale a insaporire il tutto, poi l’aggiunta pomodorini a pezzettoni.
Che ne dite però di scoprire qualche variante golosa da proporre ai vostri amici? Vi dò qualche spunto per organizzare un bruschetta party che lascerà tutti a bocca aperta!
Ovviamente i prodotti li potrete trovare nel mio shop Olio e Sale!

Varianti fantasiose

Inutile, siamo ancora nel pieno della stagione invernale e sfizierie e buona tavola sono uno dei rimedi dolci a cui affidarsi per coccolarsi dopo una giornata trascorsa fuori, magari sotto la pioggia, di certo di corsa. Un modo per ritrovare la bellezza della calma, del tempo senza affanno è proprio quello di rispolverare vecchi sapori, validi anche a distanza di anni, magari aggiungendo un ingrediente che fa la differenza per dare quella nota di contemporaneità che non stona e serve a stupire.
Se avete ospiti a casa, amici che arrivano a sorpresa e senza troppe formalità restano a cena, potreste davvero improvvisare un bruschetta party, basta solo avere gli ingredienti giusti. Qui al sud la bruschetta è un piatto completo, che salva spesso le serate e risolve l’annoso dilemma del “cosa si mangia?”, la preparazione è veloce, anche se spesso si abbrustolisce il pane direttamente sulla brace viva, avendo cura di tenere il pane sospeso su un rialzo in modo che non si carbonizzi.
Non nominate, per carità, la piastra o la griglia elettrica, il fuoco è la nostra unica via, soprattutto quando a preparare la bruschetta è una mamma o una nonna.
Ovviamente piastra e griglie in alternativa al caminetto e alla brace vanno benissimo per tutti, si scherza, quel che conta è che abbiate a disposizione le materie prime per il bruschetta party: buon pane casereccio, meglio se di grano, con la mollica fitta, anche del giorno prima. Pomodorini, meglio se ciliegini o datterini, da ridurre a pezzettini o da svuotare del seme, che potete raccogliere in una coppetta e insaporire con uno spicchio d’aglio, olio extravergine d’oliva del Salento Leccese, sale quanto basta e qualche erba aromatica, se gradite.
Sul mio sito troverete anche una serie di patè, conserve deliziose e ricercate, da poter tenere come scorta per condire in modo alternativo le vostre bruschette, con effetto “yum” assicurato! E se sperimentate, non dimenticate di invitare tanti, ma davvero tanti amici, che condividere i momenti conviviali è uno dei grandissimi piaceri della vita, non trovate anche voi?

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SCOPRIAMO INSIEME IL GUSTO DELLA PASTA SALENTINA

Novità, una delle parole che preferisco.
In tutti gli ambiti c’è bisogno di freschezza, rinnovamento, di novità, appunto, che faccia da stimolo, che incuriosisca e stuzzichi la fantasia.
Se poi le novità si declinano nei prodotti del mio shop non possono che avere quella nota golosa che le contraddistingue e di cui sono molto fiera, senza alcuna falsa modestia. Una delle news di cui volevo raccontarvi in questo post è la pasta salentina.
“Come, Lori, di nuovo?” so che starete pensando proprio questo voi che magari avete anche già acquistato qualche formato tipico del sud disponibile nel sito.
Invece no, guardate bene, non fermatevi mai alle apparenze.
Vi parlo di pasta, sì, ma di una pasta davvero speciale che merita un racconto a parte, quella con semola di grano duro Senatore , cereale prezioso e coltivato dunque in quantità limitate.

Due soli ingredienti per dare vita e forma a orecchiette, sagne ncannulate, maritati, simboli della cucina salentina e di una tradizione culinaria millenaria come quella del sud Salento, ossia acqua che si miscela a una semola integrale di grano duro, la migliore per la pastificazione, prodotta dall’Azienda Agricola Agostinello.
Nessuna aggiunta di glutine, una trafilatura al bronzo che precede una essiccatura lenta e a bassa temperatura che consente di preservare integre tutte le principali caratteristiche nutrizionali della farina.

Comprare una pasta, indipendentemente dal formato che si sceglierà, significa acquistare eccellenza, ma anche una coccola per i palati e per i propri ospiti.
La pasta con semola di grano duro Senatore Cappelli ha una consistenza porosa e rugosa, ideale per trattenere qualunque tipo di condimento, anche se il mio consiglio è sempre un po’ di parte e molto tradizionalista.
Preparate un sugo, che sia a base di pomodorini freschi o una passata non importa, quel che conta è che badiate ad avere un sugo di qualità. Profumatelo con una manciata di basilico fresco che dà quella nota in più, un’illusione di estate che dura la parentesi di un pranzo o di una cena, poi procuratevi, se gradite, un buon formaggio da spolverare abbondante a fine impiattamento, va benissimo una ricotta forte da mescolare e ridurre in cremina con un cucchiaio di sugo, o un cacioricotta salato, ma anche un semplice parmigiano.
Servite in tavola, spegnete TV e smartphone e assaporate tutta la bontà di un assaggio che ha un gusto antico e racconta di bellezza, tradizioni e semplicità.

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L'IMMENSO VALORE DI SEMOLE E GRANI DEL MULINO DI COMUNITA'

Vi ho raccontato in questo post la storia affascinante del Mulino di Comunità di Castiglione d’Otranto, un progetto unico in tutta Italia ideato dall'associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e gestito dall’omonima società cooperativa agricola.

Quel che vorrei che scopriste, ancora, è cosa si cela dietro alla trasformazione dei cereali, alla biodiversità preziosa, a quei sapori antichi che vengono valorizzati con passione, senza mai che vengano persi di vista. Grani e farine qui hanno un valore immenso, perché scrigni preziosi di storia ma anche la base con cui vengono creati tutti i prodotti che trovate nello shop e che vi consiglio di assaggiare.

Un viaggio che vorrei cominciasse con una precisazione, visto che spesso i termini creano confusione anche nei consumatori più attenti, che chiarisca la differenza tra farine e semole. Per farina si intende il risultato della macinazione del grano tenero, più tondeggiante e opaco, mentre la semola è derivante dalla macinazione del grano duro, più allungato e compatto. Si otterranno dunque una farina più liscia, con una colorazione più o meno chiara in base al grado di raffinazione dal grano tenero (farina), una più granulosa e giallastra con quello duro (semola). Il Mulino di Comunità offre una varietà di farine e semole così ampia che raccontarvele e racchiuderle tutte in un unico post sarebbe troppo, per cui comincio con l’accompagnarvi tra i grani che danno origine a queste semole preziose, soprattutto perché frutto di un lavoro spassionato, dignitosissimo e sincero, ma anche perché ricche di proprietà che in molti non conoscono.

Viaggio tra i grani e semole del Mulino di Comunità

La semola di grano Saragolla prende il nome dall’ungherese sarga (“giallo”) e golyo (“seme”), un grano dal colore giallastro appunto, brillante e lievemente ambrato, molto antico e dunque estraneo a qualsiasi forma di mutazione genetica. Un grano diffuso in gran parte della Puglia, ma presente anche in Basilicata e nella Campania meridionale, con proprietà organolettiche straordinarie.
Il chicco di grano Saragolla è ricco di antiossidanti naturali (in particolare selenio, beta-carotene e vitamina E), proteine vegetali, lipidi, sali minerali, con una concentrazione glutinica molto bassa che lo rende più digeribile e apprezzato dagli intolleranti ai prodotti del grano comune. Con questa semola potrete fare una squisita pasta, dal gusto molto ricercato, ma anche crostate e dolci leggeri.

La semola di grano Senatore Cappelli deriva da una varietà di grano annoverata tra quelle locali antecedenti alle modificazioni genetiche avvenute a partire dagli anni '60, tanto da essere stato il frumento duro per eccellenza coltivato nel Sud Italia, riscoperto per le sue straordinarie caratteristiche nutrizionali e l’alta adattabilità ai terreni più difficili. Ha una composizione proteica più assimilabile e digeribile rispetto ai grani moderni, un alto contenuto di oligoelementi come magnesio, potassio, calcio, zinco, vitamine B ed E. Impastarla per panificare o dedicarsi a qualsiasi tipo di impasto lievitato è il miglior modo per ottimizzare la sua resa. La casa sarà invasa da un profumo delizioso, quello di un grano dal gusto intenso.

La semola di grano Strazzavisazz ha un nome caratteristico: il termine siculo strazzavisazz, infatti, significa letteralmente, “buca sacchi”, per via della cariosside appuntita che riusciva a perforare i sacchi di iuta in cui venivano stipati i semi. Chiamato anche Perciasacchi o farro lungo, è una varietà di grano duro antichissima, perfetta per chi ha problemi di celiachia, ricca di selenio, fibre, ferro e zinco. Acquistatela e cimentatevi nella preparazione di pane casereccio, pasta, impasti con lievitazione media. Una curiosità: con questo grano viene preparata una ricetta tipica siciliana, la cuccia, un dolce a base di grano bollito e ricotta di pecora o crema di latte bianca o al cioccolato.