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Quando vi ho parlato delle colombe pasquali della Pasticceria “Le Mille Voglie” di Giuseppe Zippo vi ho raccontato di che procedimento complesso e di quanta arte sia necessaria per raggiungere la qualità e la finezza di gusto di questo prodotto. La colomba pasquale è uno dei dolci che più incarna l’attaccamento alle tradizioni, l’amore per la famiglia, i valori religiosi a cui gli italiani tengono moltissimo, per cui già di per sé il fatto di essere pensata con gusti che esulano da quelli classici ha un non so che di rivoluzionario. Il mio shop, quando è nato, aveva l’ambizione di racchiudere una selezione di prodotti di qualità, eccellenze locali che potessero far bella mostra e prestarsi ad assaggi in qualsiasi parte d’Italia, e oltre, perchè no. Dirmi soddisfatta di ciò che ho raggiunto è dire poco, e sono fiera di poter offrire una finestra sui dolciumi tipici salentini grazie a Le Mille Voglie, soprattutto perché so che nel momento in cui addenterete una di queste specialità ne sarete completamente rapiti. La colomba di cui vi parlo oggi è la colomba artigianale al pistacchio puro di Sicilia, una tentazione irresistibile disponibile nella versione da chilo o in quella da mezzo chilo, una bontà sofficissima che racchiude un cuore di crema di pistacchio goduriosa. Un risultato eccellente che viene ancora una volta dalle mani dello chef Giuseppe Zippo, che prepara con amore un prodotto utilizzando solo ingredienti di primissima scelta. La farina di frumento 00, setacciata e mescolata al lievito madre naturale, viene amalgamata con tuorli d’uova freschissime, zucchero, burro e baccelli di vaniglia Bourbon del Madagascar. Finezze, dettagli, attenzione ai particolari che si ritrovano nella bontà di ogni assaggio, nella croccantezza di una glassa che alterna cioccolato puro al pistacchio alla granella al pistacchio di Bronte. Non è esagerazione, questa colomba ha davvero un potenziale che sollecita le papille in modo esplosivo, a maggior ragione se si pensa poi di sposare il suo gusto con quello delle creme e dei liquori salentini. Scegliete quello che preferite in base ai vostri gusti, portate in tavola o regalate un assaggio di Salento a chi amate e farete un figurone! Foto Franco Mantegani
Nato per soddisfare i palati di benestanti e ricchi possidenti, l’agnello di pasta di mandorle leccese è uno dei dolciumi che non può mancare sulle tavole locali, vestite a festa durante il periodo pasquale. Un dolce semplice nella sua composizione, o forse semplice solo apparentemente, con un cuore e una storia che si rifà a tradizioni orientali, ma che veniva preparato anche prima del Medioevo in diverse parti del mondo sino a radicarsi come tradizione anche in Salento. La pasta di mandorle, detta anche pasta reale, cominciò a farsi spazio in questa parte di sud durante il periodo Barocco, quando si insediarono nei vari monasteri disseminati sul territorio ordini di religiosi spagnoli. Le monache si trovarono spesso dunque nella situazione di dover produrre prodotti dolciari per omaggiare vescovi e personalità, ma divennero anche fonte di sostentamento quando cominciarono a essere commercializzati e venduti alle persone più agiate. Non c’era banchetto in cui l’agnello di pasta di mandorle non facesse bella mostra durante Pasqua, così come venivano spesso prodotti anche dolciumi con la stessa base ma a forma di pesce, ad esempio, simboli carichi di significato religioso. La differenza tra queste forme era da ricercare soprattutto nel ripieno. L’agnello di pasta di mandorle prima (ma ancora oggi c’è chi lo fa in questo modo n.d.r) aveva un cuore di faldacchiera, un ripieno gustoso, anche se piuttosto carico, a base di tuorli e zucchero cotti a bagnomaria, a differenza dei pesci ad esempio, ripieno sempre di confetture o al massimo di pan di spagna imbevuto di liquore. Il nostro agnello di pasta reale non poteva che essere opera del maestro Giuseppe Zippo, il quale pur rimanendo ancorato alle tradizioni ha sempre quel tocco estroso che differenzia i prodotti per gusto e qualità, e che si ritrova in un ripieno di squisitissima marmellata di fichi o, se si preferisce, di Nutella, in un packaging minimal e sobrio, ma d’impatto. La pasta reale è prodotta con materie di qualità come le mandorle bianche provenienti esclusivamente da mandorlati locali, baresi per la precisione, e viene lavorata assieme a zucchero, rum e miele millefiori. La guarnizione è rifinita con ovetti di cioccolata, una vera delizia per occhi e palato. Proprio per via della freschezza di ogni nostro prodotto la produzione dell’agnello di pasta di mandorle necessita almeno di due giorni dal momento della richiesta d’ordine, ma sarete sicuri di portare in tavola o omaggiare con un dono cento per cento made in Salento i vostri cari o i vostri ospiti.
Non so voi, ma è un po’ che mi sembra di non avere un’effettiva percezione del tempo. Mi spiego meglio: se guardo indietro mi vedo ancora intenta ad allestire l’albero di Natale e invece ora…è già tempo di uova e cioccolata in bella mostra su scaffalature e vetrine. C’è un modo che ritengo fenomenale per dare una parvenza di “dominio” di questa corsa dei giorni ed è quello di fissare il tempo con la dolcezza di assaggi speciali. Da qui la voglia di scovare qualcosa che fosse a tema e centrato col periodo che ci prepariamo a vivere, quello pasquale, e che potessi mettere a vostra disposizione, in modo da farvi degustare qualcosa di veramente unico. Ho scelto le colombe pasquali della pasticceria Le Mille Voglie, un sodalizio che si rivela ogni giorno sempre più eccezionale e che consente di allargare la gamma dei prodotti che avete la possibilità di acquistare, senza mai penalizzare qualità e convenienza. Non vi parlo della classica colomba pasquale standardizzata, industriale, soffocata da packaging artefatti e cartonati, ma di una vera e propria bomba di gusto ed estro dolciario. Potrete acquistare la colomba pasquale artigianale in diverse varianti di gusto, tutte da assaggiare, e anche regalandole vi assicuro che farete un figurone. Per i conservatori c’è ovviamente la versione classica, con cedro, arancia candita, uvetta “sei corone” - ingrediente dal sapore molto delicato- avvolta da una glassatura con zucchero e mandorle. Per i più golosi ci sono, ancora, una serie di declinazioni di gusto che sono imperdibili ed eccezionali, combinazioni di ingredienti che danno vita e veri e propri capolavori. Una da testare assolutamente è la colomba pasquale pere e cioccolata, con pere semi candite e goloso cioccolato fondente che si ritrova anche nella glassa esterna, ma anche quella al cioccolato, con cioccolato fondente nell’impasto, una glassatura con fondente e riccioli di cioccolato merita assolutamente. C’è, ancora, la colomba pasquale all’arancia, con arancia candita e glassa di zucchero granellato e la colomba fichi e noci, con glassatura fatta con zucchero, mandorle e pezzi di noci. Quella ai tre cioccolatini, con cioccolato fondente, bianco e al latte e glassa con cioccolato fondente, riccioli marmorizzati di cioccolato, che per chi è un cultore del cioccolato sarà una vera e propria rivelazione. E poi c’è una variante sbalorditiva, che racchiude tutta la fantasia e l’arte dolciaria del suo creatore, che è la colomba pasquale all’olivo, con crema di olive dolci, che altro non sono che olive celline, un richiamo alla nostra terra e una celebrazione di uno dei frutti più amati in assoluto.