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Selezionare i prodotti tipici salentini che faranno parte del mio shop è, più che un impegno, un tenere fede a un patto fatto quando ho deciso di dedicarmi a questa attività. Mi ero posta come obiettivo quello di offrire una rosa di squisitezze che si distinguessero dai classici prodotti, tanto nel ciclo di produzione, quanto nel risultato finale. Ed è proprio per questo motivo che ogni new entry è frutto di ricerche appassionate, incontri, caffè al tavolo attorno cui costruire sodalizi e intraprendere nuove collaborazioni. Nulla è dato per scontato, devo scoprire, conoscere e...assaggiare, ovviamente! Introdurre le confetture è stato un lavoro vero e proprio, non volevo niente che fosse artificioso, ma piuttosto volevo che anche questi deliziosi vasetti, come ognuno dei miei prodotti, avessero oltre a un gusto anche una storia da raccontare. Le confettura extra La Pezza hanno un’anima, quella di Claudia Borrello, a capo di un’azienda attenta alla biodiversità e alla natura. Una storia di imprenditrici donne, professioniste di spessore che hanno lasciato tutto per dedicarsi anima e corpo alla nostra terra, con sacrificio, certo, ma con la marcia in più ell’offrire prodotti di eccellenza. Claudia è una combattente, ha un cuore rivoluzionario e la saggezza di chi si accosta alla natura tendendo l’orecchio, ascoltandone i ritmi, senza forzature, anche quando risultano impietosi e vanno a discapito dei raccolti. L’ azienda La Pezza prende il nome dall’omonimo terreno a Salve, in provincia di Lecce, in cui Claudia raccoglie i fichi destinati a essere lavorati in giornata, in modo che conservino intatte proprietà e gusto. Un frutto emblema di una terra come il Salento, sacro, dalle proprietà afrodisiache, oltre che nutritive, antinfiammatorie e lassative, derivante da una pianta che si rivela esclusiva del sud, resistente e ostinata. I fichi ben si prestano a una lavorazione naturale grazie al sapore avvolgente e pieno, divenendo confettura pregiata, utile per la preparazione di dolci sfiziosi, ma anche golosa e ricercata se accostata a formaggi e vino. Una marmellata naturale, senza conservanti nè pectina, con l’aggiunta di un ingrediente che fa la differenza: la cannella. A un primo assaggio prevale la nota speziata e intensa proprio di quest’ultima, ma subito dopo si avverte, deciso e fiero, il sapore del fico, per nulla dolce e stucchevole come si potrebbe immaginare conoscendo la dolcezza del frutto. Buonissima anche da degustare e accompagnare con il salato, tipo con semplici friselline, proprio per via di questo sapore non dolciastro. C’è una variante golosa che non posso non consigliarvi, quella della marmellata di fichi del Salento e mandorle (disponibile anche in un’ulteriore e squisitissima versione con fichi, cioccolato e mandorle), esplicito richiamo a un’antica ricetta salentina che attinge alla tradizione e alla nostra storia, quando le donne operose garantivano ai propri cari un dolce semplice, genuino, quanto ingegnoso: fichi essiccati al sole con al centro una mandorla tostata, insaporiti con spezie e, talvolta, scorzette di arancia o limone. Tra le confetture spiccano anche quelle con pere Petrucine a pezzettoni e non, fatte con un frutto antico, stagionale (matura entro la prima metà di luglio), autoctono e assolutamente pregiato, dalla polpa croccante, granulosa, e, ancora, quelle di mele cotogne. Un’idea regalo deliziosa e 100% made in Salento, come amo che sia.