Agnello di pasta di mandorle, il “dolce dei signori”

Nato per soddisfare i palati di benestanti e ricchi possidenti, l’agnello di pasta di mandorle leccese è uno dei dolciumi che non può mancare sulle tavole locali, vestite a festa durante il periodo pasquale.
Un dolce semplice nella sua composizione, o forse semplice solo apparentemente, con un cuore e una storia che si rifà a tradizioni orientali, ma che veniva preparato anche prima del Medioevo in diverse parti del mondo sino a radicarsi come tradizione anche in Salento.

La pasta di mandorle, detta anche pasta reale, cominciò a farsi spazio in questa parte di sud durante il periodo Barocco, quando si insediarono nei vari monasteri disseminati sul territorio ordini di religiosi spagnoli. Le monache si trovarono spesso dunque nella situazione di dover produrre prodotti dolciari per omaggiare vescovi e personalità, ma divennero anche fonte di sostentamento quando cominciarono a essere commercializzati e venduti alle persone più agiate. Non c’era banchetto in cui l’agnello di pasta di mandorle non facesse bella mostra durante Pasqua, così come venivano spesso prodotti anche dolciumi con la stessa base ma a forma di pesce, ad esempio, simboli carichi di significato religioso.

La differenza tra queste forme era da ricercare soprattutto nel ripieno.
L’agnello di pasta di mandorle prima (ma ancora oggi c’è chi lo fa in questo modo n.d.r) aveva un cuore di faldacchiera, un ripieno gustoso, anche se piuttosto carico, a base di tuorli e zucchero cotti a bagnomaria, a differenza dei pesci ad esempio, ripieno sempre di confetture o al massimo di pan di spagna imbevuto di liquore.

Il nostro agnello di pasta reale non poteva che essere opera del maestro Giuseppe Zippo, il quale pur rimanendo ancorato alle tradizioni ha sempre quel tocco estroso che differenzia i prodotti per gusto e qualità, e che si ritrova in un ripieno di squisitissima marmellata di fichi o, se si preferisce, di Nutella, in un packaging minimal e sobrio, ma d’impatto.

La pasta reale è prodotta con materie di qualità come le mandorle bianche provenienti esclusivamente da mandorlati locali, baresi per la precisione, e viene lavorata assieme a zucchero, rum e miele millefiori.
La guarnizione è rifinita con ovetti di cioccolata, una vera delizia per occhi e palato.
Proprio per via della freschezza di ogni nostro prodotto la produzione dell’agnello di pasta di mandorle necessita almeno di due giorni dal momento della richiesta d’ordine, ma sarete sicuri di portare in tavola o omaggiare con un dono cento per cento made in Salento i vostri cari o i vostri ospiti.